L’università d’Annunzio ha partecipato con una sua qualificata rappresentanza alla decima edizione della Borsa della Ricerca, che si è svolta al’università di Salerno, partner della manifestazione. Si tratta di un evento nazionale pensato per favorire il trasferimento tecnologico e il sostegno economico alla ricerca accademica. Quest’anno sono stati presenti oltre 250 delegati di 65 aziende, specializzate nei diversi settori, direttamente interessate all’incontro tra ricerca universitaria e porduzione.
La d’Annunzio, grazie al coordinamento della sua Scuola Superiore, diretta dal professor Angelo Cichelli, ha presentato alcuni suoi spin off. Si tratta di “M Research”, “Serve” e Next2u”, rappresentati dal dottor Riccardo Di Nisio, dal dottor Piero Chiacchiaretta e dal professor Arcangelo Merla, oltre a un nuovo brevetto realizzato dal professor Domenico Tripodi.
La prima giornata del Forum è stata dedicata alla sessione plenaria di apertura sul tema “Dalla ricerca all’autoimprenditorialità”, che ha consentito di dare evidenza all’importanza del contributo dei ricercatori alla creazione d’impresa. La seconda giornata, invece, è stata incentrata sugli incontri one-to-one fra gruppi, dottori di ricerca o spin-off e R&D manager delle aziende partecipanti.
L’ultimo giorno è stato infine riservato alla sessione di pitch, le brevi presentazioni relative agli oltre 50 spin off, gruppi di ricerca e startup provenienti da tutta Italia, che hanno potuto illustrare la propria idea di impresa a investitori e aziende. Al termine dell’ultima giornata, sono stati consegnati i “BdR Awards”, i premi della Borsa della Ricerca pensati per sostenere concretamente le realtà partecipanti e trasformare le idee in progetti innovativi. I BdR Awards 2019 sono stati consegnati da “Amadori”, “Meta-Group”, “SellaLab”, “Microcredito Italiano” e G-Factor” (Fondazione Golinelli).
Commenta il professor Cichelli, direttore della Scuola superiore della d’Annunzio:
La presenza del nostro ateneo è stata oltremodo utile perché, come università, abbiamo potuto stringere nuove e importanti collaborazioni a livello nazionale ed internazionale con istituzioni di ricerca pubbliche e private.
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