Napoli mille colori, dice la canzone di Pino Daniele. Quelli delle maioliche e dei suoi vicoli, ma anche quelli che tempestano in altro modo la città: i suoi sapori, il suo dialetto, le sue risate. È questa atmosfera allargata che La Fotosintesi, studio di architettura nato proprio nel capoluogo campano dopo l’incontro parigino dei fondatori, ha cercato di infondere al B&B La Quercia. 70 metri quadrati che vivono di accostamenti studiati, tra angoli sofisticati e altri scanzonati e vacanzieri, che lo fanno avvicinare (concettualmente) a un cabinet de curuosité – così come suggerisce anche il team. Prima della ristrutturazione, il desiderio del cliente era che ogni vano possedesse una sua identità capace di distinguersi dagli altri con uno spiccato gusto per la sorpresa e per la gioia di vivere.
L’immobile non richiedeva interventi estensivi. Lo studio, allora, ha apportato piccole modifiche puntuali, capaci di far (ri)vivere l’eleganza esuberante della città grazie a colori utilizzati con sapienza e arredi vintage in dialogo con pezzi più moderni. Gli architetti hanno optato per uno schema semplice: soffitti nei toni del celeste e del verde acqua che contrastano con la cucina rossa, realizzata su misura nello stesso legno a poro aperto. Il parquet, già presente, è stato mantenuto e altri elementi sono stati valorizzati: in primis gli archi con mattoni a vista in abbinamento agli ambienti conviviali. Comunque, il progetto non ha trascurato il tema della modernità, realizzando piacevoli contrasti – per esempio, è bellissimo il top in acciaio. Tutti gli arredi sono stati acquistati in mercati (anche) rionali, dimostrando gusto eclettico e attenzione al riuso.
Nel living, si respira un’aria spensierata anche grazie ai poster ormai iconici di Ciao Discoteca Italiana con il rimando nostalgico a musiche di Loredana Bertè e Luca Carboni. Da una vita precedente, arrivano invece la console posizionata nell’ingresso, firmata Cattelan, e l’appendiabiti in plastica nera di Michele De Lucchi e Tadao Takaichi. A completare l’insieme c’è una sedia a dondolo in paglia di Vienna. Per attribuire un buon senso di intimità alla camera da letto, è stata realizzata una vetrata tra l’ingresso e la stanza. In un angolo, svetta l’inconfondibile Lipstick di Rodolfo Bonetto, conosciuto anche con il titolo di Unghia. Tra i cuscini, si riconoscono quelli di In Casa by Paboy e la capsule collection di Ikea con Studio Raw.
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Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali. Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.
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