“Anche laddove fossero individuabili o individuate eventuali occasioni per la richiesta di finanziamenti, ovvero situazioni di stallo o di confrlitto da risolvere nell’ottica dell’interesse pubblico, è da escludere che Giovanni Toti possa nuovamente, con immutato approccio, interessarsi di tali vicende o, semplicemente, chiedere a privati dei finanziamenti”. Così scriveva l’avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, nell’istanza presentata alla gip Paola Faggioni, con la quale, il mattino seguente le elezioni europee aveva chiesto la revoca dei domiciliari.
Il punto è un passaggio ritenuto fondamentale dalla difesa di Toti, che lo ha ribadito anche in occasione del nuovo ricorso depositato oggi, al tribunale del Riesame. Toti non ha mai negato di avere ricevuto i finanziamenti da Aldo Spinelli o da Francesco Moncada, per cui è accusato di corruzione, ma di non avere mai utilizzato il denaro ricevuto “per finalità personali o comunque diverse da quelle strettamente istituzionali, né si è mai verificata alcuna ipotesi nella quale lo stesso cercasse di ottenere utilità per scopi o con destinazioni personali”.
Ciò premesso, secondo quanto scrive il suo avvocato, l’indagine in corso porterebbe a escludere che i comportamenti di Toti possano essere reiterati, “se non altro al fine di escludere l’insorgenza di nuove contestazoni penali”.
Toti quindi si asterebbe “dal proseguire come modalità che, la diversa lettura data nell’ambito di questo procedimento, considera illecite o comunque non dovute”.
L’istanza era stata respinta dalla gip. Per la giudice “permangono, in modo attuale e concreto, altresì le esigenze connesse al pericolo di inquinamento probatorio”. Una decisione che Toti spera possa essere ribaltata dal tribunale del Riesame.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui