La Banca europea per gli investimenti (BEI), Natixis Corporate & Investment Banking (Natixis CIB) e il gruppo Sunprime hanno firmato un’operazione di project finance del valore di 204 milioni di euro per finanziare un grande portafoglio fotovoltaico in Italia.
Questo prestito sosterrà la costruzione e l’esercizio di oltre 100 impianti fotovoltaici su tetti e terreni in tutta Italia con una capacità installata totale massima fino a 220 MW. Questa strategia rafforza l’uso intelligente dello spazio e la produzione decentralizzata.
Una volta operativi, entro il 2026, questi impianti genereranno circa 275 GWh/anno di elettricità rinnovabile, soddisfacendo il fabbisogno annuale di oltre 105 mila famiglie italiane. Questa operazione contribuirà a raggiungere gli obiettivi RePowerEU, che la BEI si è impegnata a sostenere con 45 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2027, e gli obiettivi dell’Italia per l’energia rinnovabile. Si stima inoltre che il portafoglio FV ridurrà gradualmente le emissioni di CO2 di circa 2,35 milioni di tonnellate nel corso del suo ciclo di vita.
“L’Italia è un mercato con un enorme potenziale per la produzione di energia solare e questo finanziamento renderà il Paese più indipendente dal punto di vista energetico. La BEI è la banca per il clima dell’Unione Europea e il nostro finanziamento contribuisce a rendere il mondo più sostenibile per le generazioni future”, ha affermato il vicepresidente della BEI Gelsomina Vigliotti.
“Questa transazione chiave consentirà al nostro gruppo di raggiungere l’obiettivo di 500 mwp collegati su oltre 400 progetti in tutta Italia, realizzati in aree in cui è più sostenibile installare sistemi fotovoltaici: tetti dopo la rimozione dell’amianto, aziende ad alta intensità energetica, terreni industriali e agricoli vicini a zone industriali”, ha aggiunto il Ceo di Sunprime Antonio Mazzitelli
La maggior parte degli impianti fotovoltaici saranno ammissibili alla tariffa incentivante ai sensi del Decreto sulle Rinnovabili (Decreto FER 1) in quanto saranno costruiti su terreni industriali o su tetti che prevedono la rimozione dell’amianto, generando così ricavi contrattuali per 20 anni. Per quanto riguarda la capacità residua per gli impianti da costruire su terreni agricoli, Sunprime stipulerà accordi a lungo termine per l’acquisto di energia elettrica o venderà l’energia prodotta sul mercato.
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