Affare fatto e bonifici effettuati, il Castello San Giorgio di Portofino è finito nel Delaware. La firma a una delle transazioni immobiliari più rilevanti e discusse degli ultimi anni è stata messa il 29 aprile: 66.420.004 euro sono arrivati nei conti presso Intesa Sanpaolo Private Banking della famiglia di assicuratori genovesi Garrè, i venditori.
Ad acquistare, come era emerso nei mesi scorsi, è stata una società del gruppo Fort Partners che da anni lavora in tandem con la Four Seasons, la catena di alberghi di lusso posseduta da Bill Gates e partecipata anche dal principe Al-Waleed bin Talal. Perno della transazione è stata la Fort Hospitality Group del Delaware.
Da castello a hotel?
Questo significa che il pregiatissimo immobile, posizione splendida in una delle località italiane più note al mondo, potrebbe diventare un hotel di lusso? Per ora non ci sono passi concreti in questo senso, tanto più che «il piano regolatore del Comune vincola l’immobile a uso abitativo — aveva detto Matteo Viacava, sindaco di Portofino, quando a ottobre erano emerse le prime indiscrezioni — e non è possibile il cambio per trasformarlo in albergo». Ma due analoghe operazioni concluse recentemente a Roma da Fort Partners (Palazzo Marini in centro storico e Palazzo della Rovere in via della Conciliazione) erano propedeutiche proprio alla prossima apertura di due hotel a insegna Four Seasons.
Origine medievale
Villa San Giorgio, nota come il Castello di Portofino, è un immobile di oltre 1200 mq diviso in 12 mini appartamenti con ascensore privato che porta alla spiaggetta sottostante in una proprietà che comprende anche un parco con uliveti e vigneti. L’origine è medievale, nei secoli la residenza si è allargata ed è passata di mano molte volte. In decenni più recenti titolare del castello è stata la baronessa Jeannie Watt Mumm, vedova del barone Mumm, produttore dell’omonimo champagne. Fino a pochi mesi fa, prima del trasloco in vista dell’arrivo della nuova proprietà, era abitato da inquilini illustri tra cui Rosanna Armani, sorella di Giorgio, la famiglia Loro Piana, la gallerista Carla Sozzani che al Corriere aveva raccontato di aver lasciato la casa dopo 23 anni, «con grande dispiacere perché un altro posto così bello non esiste al mondo… non lo cerco nemmeno».
La firma e le carte
L’accordo tra i Garrè e Nadim Ashi ha trovato la definitiva formalizzazione in un ufficio in via Manzoni 12 a Milano due settimane fa. La famiglia Garrè (Roberta, Stefano e Andrea) hanno incassato oltre 66 milioni realizzando un ottimo affare. Tra le carte della loro immobiliare titolare del castello, infatti, si faceva riferimento a una procedura di rivalutazione del 2022 che teneva conto «dei valori di mercato — si legge — confermati da professionisti incaricati, tramite perizia di stima, in complessivi 37,33 milioni di euro». Nadim Ashi, 61 anni, nato in Liberia, quartier generale a Miami, è uno dei più quotati sviluppatori immobiliari e numero uno di Fort Partners.
L’asse con Four Seasons
La sua società è una sorta di testa di ponte per l’arrivo, in genere in località o posizioni esclusive, del cliente numero uno Four Seasons. Ashi crea strutture societarie ad hoc per ogni singola operazione e così è stato a marzo scorso con la Fort Portofino in Lussemburgo. E quando esce dal perimetro immobiliare è «solo» per un progetto di yacht super lusso targati, naturalmente, Four Seasons. Vedranno la luce nel 2026 e saranno alla portata di tutti quelli che potranno pagare dai 20mila a 330mila dollari a settimana, pasti esclusi.
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