In questo articolo, illustreremo gli incentivi attualmente in vigore, sia a livello nazionale che regionale, fornendo informazioni dettagliate sulle misure rivolte nello specifico alle imprese del settore turistico-ricettivo.
Voucher per consulenza in innovazione
La misura è promossa da Invitalia per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Il voucher, nello specifico, può essere utilizzato per coprire le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica svolte da una figura manageriale qualificata in grado di implementare le tecnologie abilitanti (previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0) e di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa.
La figura qualificata, chiamata manager dell’innovazione, deve essere iscritta ad un apposito elenco istituito da Invitalia. L’iscrizione consentirà ai manager di essere inseriti temporaneamente nella struttura organizzativa dell’impresa con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi.
Il contributo verrà corrisposto secondo il seguente schema:
- Micro e piccole imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
Dopo la pubblicazione dell’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza (stilato sulla base delle istanze correttamente compilate e presentate nell’ambito dello sportello), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso al voucher. I soggetti richiedenti potranno compilare e inoltrare domanda di accesso dalle 12 del 26 ottobre 2023 ed entro le 12 del 23 novembre 2023, esclusivamente tramite la procedura informatica e utilizzando la piattaforma messa a disposizione del ministero.
Beni strumentali 4.0
Al credito d’imposta 2023 per gli investimenti in beni materiali 4.0, possono accedere tutte le imprese indipendentemente dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal settore economico di appartenenza.
Per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 (non prenotati entro il 31 dicembre 2022 per i quali valgono le aliquote diverse), il credito d’imposta riconosciuto sarà calcolato come segue:
- Beni materiali 4.0: il credito d’imposta 2023 sarà del 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro sarà del 10%; infine, per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro sarà del 5%.
- Beni immateriali 4.0 (software) il credito di imposta 2023 sarà del 20% per investimenti fino ad 1 milione di euro.
Va ricordato che il beneficio riconosciuto è utilizzabile le esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.
Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini, rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2022, prevede importanti novità soprattutto sulle modalità di accesso e di erogazione del finanziamento. Le risorse messe a disposizione saranno così ripartite:
- 240 milioni di euro per gli anni 2022 – 2023;
- 120 milioni di euro per gli anni 2024 – 2026;
- 60 milioni per l’anno 2027.
Questa misura ha come obiettivo quello di sostenere le piccole e medie imprese produttive (comprese quelle che operano nei settori della ricettività e della ristorazione) nell’acquisto di beni strumentali e negli investimenti finalizzati alla crescita della propria produttività. I finanziamenti concessi, infatti, devono essere utilizzati per l’acquisto di:
- impianti e macchinari;
- attrezzature industriali e commerciali;
- software e tecnologie digitali.
Gli incentivi richiesti possono essere concessi in un’unica soluzione solo per i finanziamenti di importo non superiore a 200 mila euro.
Ricordiamo che la misura prevede l’accesso ai finanziamenti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari aderenti all’Addendum, grazie anche alla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” che può assistere l’operazione finanziaria fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. Oltre ai finanziamenti concessi, la misura prevede anche un contributo fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico, il cui importo varia in base agli interessi calcolati su un investimento di 5 anni (tasso di interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e pari al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali).
Inoltre, a partire dal 1° Gennaio 2023, le imprese produttive possono accedere a contributi maggiorati del 30% per l’attuazione di investimenti volti alla transizione ecologica. Questa specifica misura (conosciuta con il nome di Nuova Sabatini Green) ha come scopo quello di sostenere le aziende nell’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, beni immateriali e beni di trasporto che soddisfano determinati criteri di sostenibilità ambientale.
Bonus Energia secondo trimestre 2023
Con il Decreto Legge 34/202, è stata confermata la proroga per il secondo trimestre del 2023 dei crediti d’imposta per l’acquisto di gas naturale ed energia elettrica (il bonus, quindi, verrà applicato fino al 30 giugno 2023). Vediamo, nel dettaglio, qual è la percentuale del credito riconosciuto alle imprese beneficiarie della misura.
- Bonus per l’acquisto di energia elettrica. Per le imprese energivore il credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2023. Alle imprese non energivore dotate di contatori di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, spetta invece un credito d’imposta pari al 10%. Ricordiamo che il bonus viene concesso alle imprese che hanno subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
- Bonus per l’acquisto di gas naturale. Alle imprese gasivore e non gasivore è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas naturale nel 2023, per usi diversi dagli usi termoelettrici. Per ricevere il bonus, il prezzo del gas naturale deve aver subito un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso trimestre del 2019.
I crediti d’imposta possono essere utilizzati in compensazione, tramite il modello F24, entro il 31 dicembre del 2023.
Incentivi disponibili a livello regionale
In questo paragrafo, vedremo le misure di sostegno attivate dalle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Si tratta di contributi e incentivi ancora disponibili e rivolti alle attività turistico-ricettive, nonché alle imprese fornitrici.
Lombardia
Con il Bando Nuova Impresa 2023, la Regione Lombardia mette a disposizione contributi a fondo perduto per la copertura dei costi sostenuti per la creazione di nuove imprese con sede in Lombardia. Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese, nonché i lavoratori autonomi dotati di partita Iva individuale.
Le spese ammissibili, sostenute dopo la data del 1° ottobre 2022 e fino al 31 dicembre 2023, sono:
- spese per l’acquisto di beni strumentali
- spese per l’acquisto di software, server e sistemi hardware
- spese per la registrazione e lo sviluppo di marchi e brevetti, oltre che certificazioni di qualità
- costi per la fondazione dell’impresa
- costi per servizi e attività di consulenza
- costi per canoni di locazione
- spese per lo sviluppo di un piano di comunicazione e strumenti di promozione.
Il Bando Nuova Impresa 2023 prevede un contributo a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 10 mila euro (l’investimento minimo è 3 mila euro). Per accedere agli incentivi i soggetti beneficiari devono presentare domanda esclusivamente in via telematica, utilizzando l’apposito portale attivo fino alle ore 12:00 del 28 marzo 2024.
Emilia Romagna
La Regione Emilia Romagna ha attivato un un nuovo Bando dedicato alle Imprese del Turismo, con l’obiettivo di finanziare con un contributo a fondo perduto nuovi progetti di promozione che siano in grado di attrarre più turisti italiani ed esteri. Possono accedere alla misura le imprese del turismo, piccole e medie, consorzi, società consortili, cooperative, singolarmente o riunite in A.T.I. (Associazioni Temporanee di Impresa), che vogliono intraprendere progetti di investimento finalizzati a:
- potenziare e innovare la loro offerta;
- strutturare l’offerta in modi nuovi e di qualità, anche collaborando con altri operatori, per proporre al turista nuove esperienze;
- dare più visibilità alle imprese turistiche dell’Emilia Romagna e renderle più competitive nel mercato nazionale e internazionale.
L’importo massimo del finanziamento concesso è pari a 75 mila euro e viene calcolato in percentuale sulle spese ammissibili, da un massimo del 50% a un minimo del 20%. Le domande possono essere inviare solo tramite proceduta telematica a partire dalle ore 10.00 del giorno 10 novembre 2023 e fino alle ore 13 del giorno 20 dicembre 2023 (per maggiori informazioni sulle spese ammissibili, sull’entità dei contributi concessi e sulla documentazione da presentare, leggi anche “Nuovo Bando Turismo 2024 Regione Emilia Romagna: contributi a fondo perduto e opportunità di finanziamento“).
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