È essenziale che la nuova Commissione Europea incrementi il budget destinato all’agricoltura per evitare un drastico calo della produzione alimentare europea. Questo metterebbe a rischio i 620 miliardi di euro del sistema agroalimentare italiano e favorirebbe le importazioni dai Paesi extraeuropei. Maggiori risorse sono necessarie per colmare il divario con USA e Cina, che garantiscono ai rispettivi settori agricoli finanziamenti molto più consistenti. Così Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio, sintetizza l’appello lanciato dal presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, durante l’Assemblea nazionale tenutasi recentemente.
La Politica agricola comune e le sfide globali
La Politica Agricola Comune (PAC) in Europa ha un valore totale di 386 miliardi di euro fino al 2027, di cui 35 miliardi destinati all’Italia. Tuttavia, questo ammontare non è sufficiente a competere con le risorse stanziate da altre potenze globali. Negli USA, il Farm Bill ammonta a 1400 miliardi di dollari in dieci anni, mentre la Cina, grazie a un sostegno pubblico maggiore, produce il 70% in più dell’intera produzione agricola dell’Unione Europea.
Necessità di investimenti e innovazione
Per far fronte alla sfida geopolitica, sono indispensabili maggiori risorse per la PAC. Coldiretti chiede alla nuova Commissione europea di supportare lo sviluppo del settore agricolo, investendo in innovazione e sostenibilità, ma anche destinando i fondi ai veri agricoltori, escludendo ad esempio gli aeroporti con terreni agricoli.
Cambiamenti climatici e tensioni internazionali
La produzione agricola è sempre più minacciata dai cambiamenti climatici e dalle tensioni internazionali, che fanno aumentare i costi di produzione e riducono il reddito degli agricoltori, rischiando di causare un crollo della produzione alimentare. Questo scenario danneggerebbe principalmente le fasce più deboli della popolazione, aumentando la dipendenza dalle importazioni e trasferendo ricchezza fuori dai confini dell’Unione Europea.
Semplificazione burocratica
Oltre all’aumento delle risorse, è necessaria una semplificazione burocratica. Dopo le manifestazioni pacifiche di Coldiretti a Bruxelles, la Commissione ha iniziato a ridurre gli adempimenti burocratici per le aziende agricole. Tuttavia, è necessario un ulteriore alleggerimento delle regole della PAC che gravano su tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione. Inoltre, devono essere promosse politiche ambientali che valorizzino il ruolo degli agricoltori nella tutela dell’ambiente.
Regole di reciprocità per una concorrenza leale
Coldiretti Sondrio insiste anche sull’importanza del principio di reciprocità: le regole imposte ai produttori europei devono valere anche per chi vuole vendere nell’UE, altrimenti si crea una concorrenza sleale. È fondamentale anche modificare il codice doganale sull’origine dei cibi per evitare che prodotti non italiani vengano spacciati come tali. Questa battaglia ha visto la partecipazione di oltre diecimila agricoltori di Coldiretti, che hanno manifestato ai confini e nei porti, chiedendo l’introduzione dell’obbligo di indicare il Paese d’origine in etichetta su tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione Europea.
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