VIGEVANO. Nelle due aste di gennaio, su 185 immobili del fallimento Artedil, ne erano stati venduti tre: due box e un appartamento. Si trovano quasi tutti nel grande complesso residenziale di strada Camina-via Ippocrate. Ora sono state fissate le date della seconda tornata di aste per gli altri 182 immobili (51 appartamenti, tre villette, box e terreni) che consentiranno agli eventuali compratori l’acquisto al 25% in meno sul prezzo di perizia. Le date stabilite sono il 29-30 aprile per gli immobili delegati al notaio Luisa Cellerino e il 7-8 maggio per quelli di cui si occupa il notaio Ileana Maestroni.
Che la prima asta andasse quasi deserta, se lo aspettavano tutti gli operatori, perché la base d’acquisto era ancora troppo vicina al prezzo di mercato. Gli eventuali immobili che dovessero restare invenduti anche alla seconda asta, saranno ribassati ulteriormente del 25% alla terza: da lì in poi deciderà la curatela come procedere, con l’autorizzazione dei creditori del fallimento.
Per portare alcuni esempi di ciò che sta andando all’asta, un appartamento di 86 metri quadrati, al pian terreno, di tre locali e cantina annessa al piano interrato ha una base di 71.700 euro; un appartamento di 55 metri quadrati, al terzo piano, con soggiorno, cucina a vista, camera più servizi e cantina va in vendita a partire da 44.925 euro. Che una notevole quantità di immobili nuovi sia offerta a cifre così interessanti, sta creando però più di qualche problema a un mercato immobiliare già ingessato, in una città che conta circa 2.500 appartamenti nuovi invenduti.
Francesco Caputo, di Professione casa, spiega: «A febbraio il mercato immobiliare in città è stato fermo. Tutti aspettavano l’esito delle elezioni. Adesso questa fase di incertezza non aiuta. Sulla situazione di stallo incide anche la mole di immobili che è all’asta: chi compra cerca di portare a termine l’affare e cerca di spingere chi vende ad abbassare i prezzi, facendo riferimento proprio ai listini delle case all’asta. Anche se poi bisogna dire che le aste non sono piene di compratori, perché le prime tornate hanno prezzi ancora troppo alti e, comunque, bisogna avere subito una parte del contante e la banca non concede il mutuo al 100%». L’Imu quanto incide sulle compravendite immobiliari a Vigevano e in Lomellina? «Non molto – dice l’agente – perché le rendite catastali non sono particolarmente alte, come avviene nelle grandi città o nelle località di villeggiatura».
@denis_artioli
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