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Le nuove imprese – che vanno ad aggiungersi ad altre cinque private avviate negli ultimi due anni con il sostegno della Chiesa saranno inaugurate lunedì alle ore 19.30 da monsignor Domenico D’Ambrosio, fautore dell’iniziativa nata con il preciso intento di creare lavoro per i giovani disoccupati.
Due gli strumenti di accesso: uno fa riferimento al Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana che guarda ai giovani e al mondo del lavoro ed è attivo in 138 diocesi italiane; l’altro è il Microcredito Sant’Oronzo, lo strumento finanziario per nuove imprese non bancabili di diretta pertinenza della diocesi, che ha creato un fondo di 200 mila euro. La prima benedizione avverrà in via Cavallotti 4, dove Michele Longo, 29 anni, dottore in giurisprudenza, impianterà il suo nuovo studio di brokeraggio assicurativo, ripercorrendo in questo modo le orme del padre, deceduto 15 anni fa. Portare avanti il suo lavoro nel campo dell’intermediazione assicurativa è stato il primo input nell’orientamento al lavoro del giovane. Ma fondamentalmente a indirizzarlo sulla specifica consulenza legale è stato il fatto che nell’arco di 50 chilometri non ci siano simili figure professionali. Il prestito erogato grazie al cosiddetto “microcredito San’Oronzo”, il fondo di garanzia che la Caritas ha aperto presso la Banca popolare pugliese in favore delle imprese non bancabili, che non riescono cioè ad accedere a finanziamento attraverso i canali tradizionali, ammonta nel suo caso a 10 mila euro. Che così saranno impegnati.
“Lo studio di papà – racconta il broker assicurativo – necessita di lavori ristrutturazione e di nuovi mezzi informatici. E’ vero che lo studio si trova in un paesino ma è altrettanto vero che con le tecnologie di oggi i professionisti iscritti nel Registro unico degli intermediari possono tranquillamente lavorare su tutto il territorio nazionale e internazionale”. Il tasso di interesse sul prestito è del 3%, a fronte del 6 o 7% delle banche; mentre per la restituzione della somma ottenuta non c’è un tempo predefinito e avverrà quando i beneficiari potranno farvi fronte.
Lo stesso sarà per l’altra imprese sostenuta: si tratta dell’Azienda agricola Perrone, anch’essa situata a Torchiarolo, che per poter “rinascere” ed essere competitiva sul mercato, ha beneficiato di 25 mila euro del “Credito della Speranza”(istituito dalla Cei d’intesa con Banca Prossima), lo strumento della Caritas Italiana messo a punto per i lavoratori e le piccole aziende -in stato di crisi o che necessitano di alcuni investimenti – che non sono ritenuti bancabili.
Con queste salgono a sette le imprese inaugurate nella diocesi di Lecce, per un totale di 90mila euro erogati a favore di singoli, società e cooperative di giovani tra i 18 e i 35 anni. Nel 2014 due cooperative sono state costituite a Vernole e Monteroni mentre a Lecce il 2 settembre scorso grazie al Microcredito sono nate “Dacci un taglio”, beauty hair per signora e “Sfizi e Sapori”, negozio di alimentari in viale Otranto.
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