Cervia, 15 luglio 2024 – Tra acquisti e vendite ha visto passare sotto i suoi occhi la metà delle case di Cervia e per chiudere i contratti è sempre bastata una stretta di mano. Per Cervia, Benito Barbieri, 88 anni, fondatore dell’omonima agenzia immobiliare, era un’istituzione. La malattia se l’è portato via e lascia i suoi due figli, Andrea e Paola, la moglie Lillia Rossi e i 4 nipoti Maria Sole, Gioia, Enrica e Marco. Le esequie saranno fissate nella giornata di domani e, in ogni caso, si terranno presso il Duomo di Cervia a partire dalle 14 per poi far rotta verso il Cimitero di Cervia e la cappella della famiglia Barbieri. Le offerte in memoria possono essere indirizzate alla Caritas di Cervia che Benito ha sempre attivamente sostenuto.
Barbieri era una “istituzione” per Cervia. Ha passato una vita tra gli immobili, sia come mediatore sia come costruttore, dopo essere partito come macellaio. “Spesso la gente – racconta il figlio Andrea –, tra una bistecca e l’altra, gli chiedeva se sapeva di qualcuno che voleva vendere o comprare casa e così ha deciso di cambiare mestiere; e i primi contratti li scrisse proprio sulla carta gialla della macelleria”. L’agenzia Barbieri, una delle cinque storiche della cittadina, venne fondata nel 1972 e dalle strette di mano di Benito sono passate buona parte delle case di Cervia e Milano Marittima che in quegli anni viveva un boom immobiliare. Ha vissuto una vita felicissima, sorretta dalla fede, è che è andata peggiorando dopo l’epoca del Covid. “Ha finito per perdere la sua proverbiale energia e si è chiuso in casa; in agenzia veniva per vedere i conti, la sua prerogativa”, racconta Andrea. Che ora manderà avanti l’agenzia insieme ai tre soci che Benito e il figlio vollero gratificare regalando loro le quote dell’attività. E questo a dimostrazione della generosità di Benito che come passione aveva la pesca, il suo unico svago.
Giorgio Costa
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