Descrizione
Bando Piu’ Artigianato Regione Sicilia Anno 2023
Incentivi per le imprese artigiane della Regione Sicilia che vogliono effettuare investimenti usufruendo di finanziamenti bancari o contratti di leasing finanziario attraverso l’abbattimento dei costi del finanziamento e l’erogazione di un contributo.
Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
Sono beneficiarie del bando :
1.Imprese Artigiane attive con sede in Sicilia, iscritte all’Albo delle imprese artigiane tenuto dalle Camera di Commercio della Regione Sicilia, che abbiano stipulato contratti di finanziamento con le Banche o contratti di leasing finanziario con società di leasing.
2. Imprese che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di liquidazione o scioglimento e non essendo sottoposti a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
3. Imprese in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali.
Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Agevolazioni concesse nelle seguenti forme :
1 – CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI
2 – CONTRIBUTO IN CONTO CANONI SULLE OPERAZIONI DI LEASING
3 – CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE (contributo a fondo perduto)
La spesa, al netto di imposte, sostenuta per la realizzazione dell’investimento e finanziata almeno per l’80%, beneficia di un contributo in conto capitale (contributo a fondo perduto) nella misura del 20% del costo documentato; nel caso in cui sia stata finanziata una percentuale inferiore all’80%, il 20 % sarà calcolato sul finanziamento.
Scadenza
Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?
Domande di agevolazione presentabili a partire dal 31/07/2023 fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.
Risorse finanziarie complessive pari a € 37.959.442,84.
Interventi ammessi
QUALI SONO I PROGETTI FINANZIABILI?
Sono investimenti finanziabili quelli collegati alla Creazione e sviluppo di impresa per la realizzazione di progetti imprenditoriali finalizzati a:
a) acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (nella misura del 15% della spesa ammissibile);
b) acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati;
c) acquisto di macchine, attrezzature ed impianti;
d) acquisto di autoveicoli destinati all’attività artigianale;
e) acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e realizzazione di siti web;
f) acquisto di scorte di materie prime e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200.000,00 euro.
Rientrano tra le spese ammissibili:
a) i beni di cui agli investimenti e spese, oggetto dei contratti di finanziamento/leasing finanziario, stipulati con le banche o con le società di leasing ammissibili alle agevolazioni, inseriti nel ciclo produttivo dell’attività artigianale dell’impresa;
b) i contratti di finanziamento/leasing finanziario erogati dalla Banca non oltre il termine di sei mesi antecedenti alla presentazione della domanda di agevolazione; il contratto di leasing finanziario deve essere stato sottoscritto non oltre il termine di sei mesi antecedenti alla presentazione della domanda di agevolazione.
c) le spese ammissibili, al netto delle imposte (es. IVA), devono riguardare le tipologie indicate nella precedente sezione Interventi Finanziabili.
Il contributo sarà determinato sulla base di piani di ammortamento sviluppati per le durate massime consentite, che risultano essere variabili in base alla tipologia degli interventi finanziabili.
Non sono ammissibili le seguenti spese:
– forniture con “contratto chiavi in mano”;
– commesse interne di lavorazione;
– i costi relativi alla locazione di attivi materiali ed immateriali;
– l’imposta sul valore aggiunto e tutte le imposte;
– le perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari;
– le ammende e le penali;
– le spese di rappresentanza;
– le spese notarili;
– gli acquisti o prestazioni affidate a persone fisiche che abbiano rapporti di cointeressenza con l’impresa finanziata, quali ad esempio soci, rappresentante legale, amministratore unico, membri del consiglio di amministrazione;
– le spese effettuate e/o fatturate tra imprese con rapporti di controllo rispetto ai soggetti beneficiari, come definito ai sensi dell’articolo 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
– le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela).
NO vincoli, NO carta di credito
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