Gli abitanti sono una decina: case sparse sui tornanti della provinciale 412R, in pieno Oltrepò pavese. Alta collina, case in pietra, posti tranquilli dove non accade mai nulla. Talmente tranquilli che a Canedo, frazione del comune di Romagnese (che di residenti ne ha «ben» 580, ma in inverno sono 300 e in estate 2.500 per via dei turisti), non nasceva un bambino da 57 anni. Il fiocco è rosa: adesso c’è Marghelisa, 3 chili e 600 grammi, venuta alla luce pochi giorni fa al policlinico San Matteo di Pavia. I genitori, Elisa Nervetti, 36 anni e Luca Truddaiu, 25, hanno sistemato la vecchia casa di famiglia. Poi ci si sono trasferiti per passare il lockdown lasciando Pavia e hanno deciso di restare per sempre.
Come hanno rivelato al quotidiano La Provincia Pavese, «la scelta è di rimanere qui tra la natura, in un posto incontaminato, nella quiete». Poco importano le due ore di auto al giorno, una per andare e una per tornare, verso Broni, dove lei lavora nel settore dell’enoturismo in una delle aree vinicole più importanti d’Italia, e lui in quello dell’immobiliare. Non cambierebbero questa vita per niente al mondo. Coi vicini ci si conosce: qualcuno va a far la spesa per tutti, e poi ci si mette a posto. Niente a che vedere rispetto ai ritmi e alle abitudini di Pavia. Marghelisa è diventata la mascotte non solo della frazione, ma di tutta Romagnese, comune montano dell’alta val Tidone.
«Canedo — ha dichiarato al Corriere il sindaco di Romagnese, Manuel Achille — è semi-abbandonata, altre località lo sono del tutto: lo spopolamento è inesorabile, da decenni la gente va verso la città. Dopo il Covid è tornata in auge la voglia di venire a vivere a Romagnese, nelle frazioni, nei centri vicini. C’è chi acquista anche le case. Noi come amministrazione incentiviamo a venire riqualificando i sentieri, puntando sul “green”. Siamo tornati ad essere appetibili come qualità della vita, che nei borghi è certamente maggiore rispetto alla città. Questa bambina è un raggio di sole, una speranza per il futuro».
La frazione ha iniziato lentamente a rivivere dagli anni Ottanta, quando è nata la cooperativa agricola Canedo, da un’idea di un gruppo di studenti della facoltà di Agraria di Milano. Le bestie pascolano liberamente, l’agricoltura rispetta l’ambiente. Si producono vini biologici. Quest’angolo di Appennino, coi suoi silenzi, il clima mai afoso e le lunghe passeggiate, per i due neo-genitori sembra l’ideale per crescere Marghelisa, e forse lo sarà per altri, in futuro.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui