Tutto cominciò con la partecipazione del Comune al bando governativo per le periferie con il piano Oristano Est, ai tempi dell’amministrazione Tendas. Nel corso di questi anni è stato raggiunto l’accordo con l’associazione onlus Casa di riposo Eleonora d’Arborea per la concessione della villa e del giardino circostante al Comune. Poi il completamento del progetto e infine l’aggiudicazione dell’appalto.
Nella villa troveranno spazio un ristorante e una caffetteria, con le stanze del piano superiore dedicate a iniziative culturali come mostre, reading e concerti da camera. Ci saranno poi due aree verdi: un giardino all’italiana e uno spazio erboso destinato a concerti e rappresentazioni. «Villa Eleonora sarà recuperata nel rispetto della sua conformazione originaria» spiega a questo proposito l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna. Sono lavori importanti, ma che vanno inseriti nel contesto di Oristano Est per essere compresi in tutti i loro aspetti. Via Vandalino Casu, la strada che collega Silì a Oristano e su cui si affaccia la viabilità di accesso alla villa, è uno dei punti più caldi del piano, insieme all’area del Foro Boario.
Dal punto di vista della viabilità i lavori per il rifacimento di via Casu vanno avanti ad opera della Dueffe di Siamaggiore. Una volta terminata la nuova pista ciclabile e la rotatoria per via Anglona, gli operai realizzeranno la rotatoria del Foro Boario, che metterà ordine a uno degli incroci più complicati della città, e poi passeranno al rifacimento di via Marconi. Sempre la Dueffe svolgerà i lavori per mettere fine al problema degli allagamenti stradali. Il cantiere di via Casu è stato aperto a febbraio e la ditta ha ancora a disposizione dieci mesi per completare i lavori.
Villa Eleonora, a pochi chilometri dalla 131, sarà dunque una delle prime attrazioni per chi arriva in città e proprio da qui muoverà i primi passi chi vorrà percorrere il lungo parco lineare che segnerà il confine cittadino lungo il tracciato ferroviario, sino ai margini occidentali della zona industriale. Il progetto vale 6 milioni , è stato approvato a gennaio nella sua versione definitiva e ora si attende la gara d’appalto.
All’ingresso orientale è stato inaugurato lo spazio museale del Foro Boario, affidato in gestione alla Fondazione Oristano. Manca ancora un tassello per la riqualificazione generale dell’area: la valorizzazione e l’apertura al pubblico dell’aranceto di proprietà dell’Assl che sorge dietro il Foro Boario. La partita però è complessa, si interseca con quella della mancata permuta fra azienda sanitaria e Comune, relativa a palazzo Paderi in via del Carmine e hospice.
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