Settimana Santa Iglesias, video della Processione del Descenso (Venerdì Santo): tra i riti e le processioni più famosi e suggestivi della Settimana Santa in Sardegna ci sono quelli di Iglesias, la città mineraria e medievale del sud ovest dell’Isola. Il nome stesso della città di “Iglesias” significa “Chiese” in spagnolo (che diventa “Igrèsias” o “Bidd’e Cresia” in sardo). La più antica citazione della città è invece “Villa Ecclesiae“, risalente al 1272, che significa letteralmente “il paese delle chiese“. Sono tante infatti le chiese cittadine, ben 14, il che molto dice sulla devozione dei suoi abitanti.
Bene, oggi – nel giorno di venerdì Santo 2021, chiusi in casa per la pandemia di Coronavirus – vi parliamo dei riti e delle processioni del venerdì Santo a Iglesias, e lo faremo proponendovi numerosi video intramezzati nel testo. I primi due ci mostrano i momenti salienti della processione del Cristo Morto, che a Iglesias si chiama processione del Descenso: il primo, dalla migliore qualità, ce la mostra dalla strada (qui sopra), il secondo, più vecchio, purtroppo non è più disponibile.
Il problema di entrambi i video è, parere mio, l’aver voluto inserire una musica di sottofondo, sono infatti i suoni di tamburi, matraccas e le note della banda musicale a rendere ancora più speciali e unici questi momenti. Per questo motivo ho aggiunto anche un mio filmato ripreso con lo smartphone un paio di anni fa, proprio nel momento in cui passava il Cristo morto.
Da ultimo un video diviso in due parti, per una mezz’ora totale di riprese, un documentario vero e proprio che ci spiega nel dettaglio i momenti più importanti dell’intera Settimana Santa di Iglesias e il loro significato!
Le Processioni del Venerdì Santo a Iglesias:
Si parte il venerdì mattina, dalla Chiesa di San Michele, dove inizia la Processione del Monte, che ricorda la salita di Gesù al Calvario. È la processione dei bambini, presenti in gran numero con l’abito tradizionale dei Babalottis, che in questa processione portano in spalla delle piccole croci nere ad imitare Gesù che porta la Croce.
Nel primo pomeriggio, i Germani provvedono in strettissimo riserbo alla deposizione del crocifisso (operazione prevista per le ore 15,00 in punto), quindi iniziano i lunghi preparativi per la processione detta del “descenso” (il Cristo morto rimosso dalla croce).
Il venerdì sera si svolge quindi la processione del Descenso, la più antica, più attesa e più spettacolare. La processione inizia dopo il tramonto e si snoda tra le strette vie del centro storico, con il pubblico di fedeli che si affolla ai lati delle vie e sui balconi.
Sembra davvero di tornare indietro nel tempo, di fare un salto a piè pari in pieno Medioevo, alla luce delle fiaccole, sotto il suono incessante delle matraccas, coi volti incapucciati dei confratelli, gli abiti neri delle pie donne, stendardi e figuranti in abiti medievali.
In testa i Matracconis (uguali alle matraccas, ma di enormi dimensioni, portati sempre da 2 persone), seguiti dai tamburi sordi e dalla Croce dell’Arciconfraternita, quindi i piccoli Baballottis (i bambini vestiti rigorosamente di bianco), l’Associazione del Santissimo Sacramento e la Banda Musicale G.Verdi di Iglesias.
Quindi si entra nel cuore della processione, aperta da is Vexillas, due grandi drappi dipinti che raccontano i momenti salienti della passione di Gesù, seguiti da “Is Varonis” ossia Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo, che portano tra le mani il martello e le pinze serviti per deporre Gesù morto dalla Croce. Dietro di loro due servi, anonimi, che portano in spalla le scale per la deposizione, seguiti dalla Maddalena e San Giovanni, entrambi impersonati da due bambini maschi.
Infine la Lettiga nel quale è deposto un bellissimo simulacro ligneo del Gesù morto, è questo il momento più coinvolgente, si rimane senza parole, ai più religiosi scenderanno lacrime di devozione, ma anche agli atei scapperà uno sguardo pieno di ammirazione, perché sono esperienze che toccano il cuore di tutti.
A seguire la Addolorata preceduta dai Germani come in tutte le processioni, che porta stretta nel petto la corona di spine del Figlio. Ancora dietro, la grande Croce nera portata dai penitenti.
Documentario sulla Settimana Santa a Iglesias:
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Dove si trova e come arrivare a Iglesias (mappa):
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