Il valore del castello è 15,6 milioni: 10,1 milioni di euro arrivano dalla permuta di 5 immobili. Tra questi: l’ex Villa Rosa a Pergine e l’hotel Panorama a Sardagna. Immobili di cui la Pat cercava di liberarsi da tempo, ma tutte le trattative si erano arenate, ora la svolta. Un affare immobiliare a cui parteciperanno con una piccola quota anche il Comune di Ville d’Anaunia e la Comunità della Val di Non.
“Abbiamo creduto nell’investimento per il valore storico-architettonico, ma anche turistico”, ha detto il presidente Fugatti. Sui 4 castelli gestiti dal Buon Consiglio le presenze annuali sono state circa 314 mila.
“Volevamo evitare che finisse nelle mani dei privati”, ha continuato Fugatti. “Inoltre, è rarissimo trovare un castello sul quale non servano interventi di restauro”.
Tecnicamente, la Giunta ha dato mandato agli uffici provinciale di fare proposta di permuta ai proprietari, i discendenti del Conte Udalrico Spaur, ma di fatto l’affare è già concluso. Gli altri immobili in permuta sono l’ex scuola sci al Tonale, l’ex casello a San Michele all’Adige, l’ex Enpas a Trento.
Dubbi sull’operazione però arrivano dal PD, critico – scrive in una nota – sulle modalità dell’acquisto.
“Troviamo immobili di grande valore che vengono ceduti, “a pacchetto” e con una valutazione complessiva di 10 milioni di euro. A fronte di questa scelta, almeno il buon senso impone però la seguente domanda: non sarebbe più opportuno procedere ad un bando pubblico, ad un’asta che metta in moto meccanismi di mercato e consenta ad ogni imprenditore di valutare l’opportunità di acquistare e valorizzare uno o più di quegli immobili?
L’impressione infatti è che da cinque immobili con quelle caratteristiche, il valore complessivo possa essere sicuramente superiore ai 10 milioni stabiliti come valutazione per la permuta”, scrive il partito democratico trentino.
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